È quasi tutto pronto per il nuovo dpcm che verrà firmato da Conte in settimana e che entrerà in vigore a partire dal 15 gennaio.

Il grosso è stato definito, in questi ultimi giorni si metterà nero su bianco e poi lo si presenterà agli italiani in conferenza stampa. La novità principale riguarda l’istituzione della tanto desiderata “zona bianca” che una Regione potrà ottenere solo grazie ad un indice RT non superiore a 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi alla settimana ogni 100mila abitanti.

Uno scenario, ad oggi, impossibile per tutte le Regioni, almeno fino a febbraio-marzo. Ma l’istituzione finalmente di una “zona bianca” è l’ulteriore conferma che la luce in fondo al tunnel inizia davvero a farsi vedere. Chi riuscirà a raggiungere questo status, dirà addio a tutte le restrizioni.

In zona bianca si dovrà indossare solo la mascherina e rispettare il distanziamento, scomparirà però il coprifuoco dalle 22 alle 5, riapriranno bar, ristoranti, scuole, cinema, teatri, centri commerciali, piscine, palestre. Insomma, si tornerà a vivere normalmente.

In tutta Italia resta il coprifuoco alle 22, secondo le ultime indiscrezioni da Palazzo Chigi, sarà inoltre vietato l’asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18 per evitare gli aperitivi improvvisati in strada.

Lo stato d’emergenza verrà prorogato, possibile che venga fatto fino al 30 aprile ma la data non è ancora sicura. I weekend potrebbero non essere arancioni in tutta Italia, confermata la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti e l’entrata automatica in fascia rossa in base all’incidenza, ovvero se si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti.

Per lo sport bisognerà attendere. Le palestre resteranno chiuse anche a questo giro, così come cinema e teatri. I musei invece potrebbero riaprire nelle zone gialle.