L’indice RT nazionale scende da 0,97 a 0,84 nella settimana dal 18 al 25 gennaio. Arrivano segnali incoraggianti dal monitoraggio settimanale dell’Iss.

Cala anche l’incidenza dei casi, ora di 289,35 ogni 100mila abitanti rispetto al 339,34 fatto registrare nel periodo 4-17 gennaio.

“L’incidenza è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti – precisa però l’Iss -. L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.

La Regione Puglia resta a rischio moderato con Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, e Toscana.

Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto a rischio basso, Umbria e Provincia di Bolzano sono invece zone ad alto rischio.

La Puglia resta così zona arancione, come confermato anche dallo stesso governatore Michele Emiliano in mattinata. Il ritorno alla zona gialla potrebbe avvenire il 7 febbraio.