La pandemia ha colpito tutti, nessuno escluso. La luce in fondo al tunnel inizia a vedersi, grazie ai vaccini, ma il ritorno alla normalità è ancora lontano.

Diverse attività restano ancora chiuse, tra questi i cinema. Gli operatori del settore non lavorano da mesi, tra questi c’è anche Vito Mongelli, per tutti Vitino Kawasaki, che si occupa da anni del rifornimento del materiale e dei macchinari di produzione di popcorn in tutte le sale e multisale di Puglia e Basilicata.

Dopo 11 mesi ha riaperto il suo deposito. “Tutta la roba che si trova qui è da buttare perché è scaduta, tutti soldi buttati e persi – racconta -. Il nostro codice Ateco è stato eliminato, io ho la partita Iva come gli altri ma non rientro nei ristori. Ci hanno abbandonato, io come devo vivere? Ho preso due volte 600 euro e 1640 dall’Ufficio delle Entrate, ma ora sono mesi che non ricevo nulla”.

“Ho passato momenti difficili, le persone che mi sono state accanto mi hanno aiutato – spiega Vitino -. Questa situazione mi ha colpito, qui non ci tutela nessuno. Anche con la riapertura dei cinema, bisogna capire come la gente risponderà e quali saranno le misure di sicurezza. Capisco tutto, ma il Governo dovrebbe capire la situazione. Se hai chiuso, devi pagarci. Chiedo solo aiuto perché voglio portare il pane a casa”.