Sono 11 i nuovi ingressi in terapia intensiva registrati nelle ultime 24 ore nella Regione Puglia, quinta alle spalle della Lombardia (18), Lazio (13), Emilia Romagna e Veneto (12).

Dati ancora negativi per la Puglia, che resterà in zona arancione proprio per la percentuale di posti letto occupati in ospedale da pazienti covid, salita dal 37% al 39% secondo il monitoraggio della fondazione Gimbe che ha analizzato l’andamento della pandemia dal 20 al 26 gennaio.

I dati evidenziano che quattro indicatori sui sei monitorati sono in peggioramento in Puglia rispetto alla media italiana. Per le terapie intensive la “soglia critica”, fissata dal ministero della Salute al 30%, è stata superata di 9 punti. Per quanto riguarda l’area medica Covid l’occupazione dei posti letto è pari al 41%, +1% rispetto al report della settimana precedente (la soglia di saturazione è fissata al 40%).

Gli altri due indicatori in peggioramento nei 6 giorni sono il numero dei casi testati per 100 mila abitanti (592) e il rapporto tra positivi e casi testati (28,6%). Segnano invece un miglioramento i dati relativi all’incidenza degli attualmente positivi per 100 mila abitanti (1.333), con un incremento di casi del 6,2%, superiore alla media nazionale del 3,6%, ma in calo rispetto al 6,9% della settimana fino al 25 gennaio.