“Abbiamo segnalato alla Procura la non conformità dei Dispositivi di Protezione e la mancata formazione alla base del loro corretto utilizzo. Le persone sono sbattute in covid hospital senza un minimo di preparazione, a certificare questa situazione è la percentuale pugliese sui contagiati infermieri, la più alta d’Italia, 4 punti sopra la media nazionale”. Saverio Andreaula, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Bari, è durissimo.

I problemi della categoria e del sistema sanitario pugliese più in generale, sono tanti e sono sempre stati puntualmente sollevati dall’Opi: “Non siamo mai stati convocati per discutere, non ci siamo mai seduti intorno a un tavolo”. Tra questi, uno dei più urgenti è la mancanza di infermieri, le richieste di personale arrivano dalle rssa di tutta Italia, che com’è noto si sono svuotate, posizioni lavorative aperte per le quali però non si trovano candidati.

A monte di tutto, per Andreula c’è il blocco del concorso, che se invece fosse stato portato avanti avrebbe evitato tutta questa situazione “In ogni Azienda Sanitaria si sta attuando una politica di reclutamento a chi ruba più personale all’altra – sottolinea Andreula – non c’è una linea di condotta regionale che indichi la durata dei contratti. Qua non si tratta di voler essere pagati a peso d’oro come dice Lopalco, si sta generando una confusione che sta mettendo in difficoltà l’intero sistema, gli ultimi laureati all’Università di Bari stanno preferendo andare in altre realtà, la Regione Puglia paga fior di quattrini per attivare i percorsi di formazione, ma alla fine vanno a lavorare altrove”.

“Le notizie documentali che noi abbiamo sugli infermieri che lavorano nelle rssa sono drammatiche, gli ospiti sono privati dei più elementari bisogni di assistenza, garantiti costituzionalmente, è arrivato il momento che qualche magistrato faccia luce sulla circostanza. C’è un dato sul quale ognuno dovrebbe assumersi la propria responsabilità – punta il dito il presidente dell’Opi Bari – a oggi non abbiamo sul territorio una residenza per anziani che sia in regola coi requisiti minimi di accreditamento, significa che gli ospiti non vengono assistiti come avrebbero il diritto di essere”.

“I dati dell’Inail e dell’Istat dicono che la Puglia ha l’87% del personale sanitario complessivo contagiato dal coronavirus, a fronte del 22% degli ausiliari e del 10% dei medici. Abbiamo testimonianze documentali – conclude – di persone che sono state ritenute ad alto rischio di contagio, ovvero per la promiscuità di rapporti con persone contagiate, sulle quali non sono state adottate i protocolli si sicurezza previsti dalla stessa azienda”