immagine di repertorio

Corsa ai regali natalizi, file davanti ai negozi, assembramenti nelle vie e gente ammassata nei locali per pranzi e aperitivi. Dopo l’ultimo dpcm che ha allentato la presa su alcuni provvedimenti, il governo sta valutando una nuova stretta per evitare il “liberi tutti” di questi ultimi giorni.

Durante il vertice d’urgenza chiesto dal Pd e convocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capidelegazione, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede cha convocato il Comitato tecnico scientifico per decidere, con la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, nuove «misure anti-assembramento».

Il divieto di spostamento a Natale, Santo Stefano e a Capodanno sarà eliminato soltanto per i piccoli comuni, il resto d’Italia sarà invece considerato come zona rossa. Come invocato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, si dovrà adottare il metodo tedesco.

“Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19. La nostra comunità nazionale – scrive Conte su Facebook – pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie”.

“Dobbiamo valutare il rischio sanitario e dunque è necessario avere un quadro della situazione degli esperti – sottolinea Bonafede -. Se c’è il pericolo di una terza ondata imminente, dobbiamo scongiurarlo intervenendo per impedire gli affollamenti”. Toccherà ai componenti del Cts delineare i vari scenari e poi suggerire i rimedi adeguati a evitare che quanto accadrà durante le festività, faccia nuovamente impennare la curva epidemiologica, tenendo conto di quanto potrà succedere con il ritorno a scuola dei ragazzi già fissato per il 7 gennaio e rispetto al quale il governo non può permettersi nuove retromarce.