Dopo i primi vaccini somministrati il 27 dicembre contemporaneamente in tutta Europa, si inizia finalmente a vedere la luce in fondo al tunnel ma la strada è ancora lunga.

Nei prossimi mesi però si cercherà di tornare alla normalità passo dopo passo. In ballo soprattutto c’è il futuro di palestre, piscine, cinema, centri estetici e teatri.

Il dpcm in vigore scade il 15 gennaio e solo a ridosso di quella data, con dati alla mano e monitorando l’andamento della curva dei contagi dopo le festività natalizie, verranno valutate nuove aperture.

Il primo obiettivo è quello di ” accelerare i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica al più presto”, tanto che il Cts ha aperto un tavolo tecnico con il ministero dello Sport.

Le palestre potrebbero riaprire ma saranno necessarie precauzioni e regole ben rigide. Possibile che vengano contingentati gli ingressi mentre potrebbe essere vietato l’utilizzo dello spogliatoio. Per le piscine si sta valutando l’ipotesi di una persona per corsia.

Difficile ipotizzare una ripresa in cinema, teatri e sale da concerto. Il problema resta gestire all’esterno gli assembramenti per gli ingressi, più semplice invece la riapertura di musei con ingressi contingentati e su prenotazione.

Bar e ristoranti spingono per riaprire le porte dei propri locali a pranzo e cena, mentre da escludere con certezza un via libera generale a grandi eventi e discoteche. Per programmare queste ripartenze l’indice RT dovrà essere sceso almeno allo 0,5.