Il premier Conte in conferenza stampa ha presentato il nuovo dpcm che entrerà in vigore a partire da domani 4 dicembre e sarà valido fino al 15 gennaio.

Confermate tutte le indiscrezioni uscite negli ultimi giorni: coprifuoco dalle 22 alle 5, con l’eccezione del 1° gennaio dove sarà valido fino alle 7, bar e ristoranti abbasseranno le saracinesche alle 18 mentre i negozi saranno aperti fino alle 21. Nei centri commerciali, durante i giorni festivi, potranno restare aperti supermercati, tabaccherie e farmacie.

Spostamenti tra regioni, anche quelle di colore giallo, vietati dal 20 dicembre al 6 gennaio, quelli tra comuni vietati il 24, 25 dicembre e il 1° gennaio. Dal 4 dicembre al 6 gennaio sospesi gli impianti di sci e crociere. Chi va all’estero al ritorno dovrà sottoporsi in quarantena. Dal 7 gennaio ripartirà la didattica in presenza per il 75%, e non al 50% come previsto dalla prima bozza del dpcm, degli studenti delle superiori.

“Il sistema di classificazione delle Regioni rimarrà valido perché si sta dimostrando efficace – esordisce Conte -. Le misure che adottiamo sono adeguate e proporzionate a livello di rischio dei territori. In un mese abbiamo piegato la curva dei contagi, riportato l’indice RT sotto a l’1. Oggi è 0,91. Continuando in questo modo immaginiamo che tra un paio di settimane, quindi a Natale, tutte le Regioni saranno gialle, è un risultato significativo. Abbiamo evitato un lockdown generalizzato che sarebbe stato disastroso”.

“Questi risultati ci confortano ma non possiamo abbassare la guardia, stanno arrivando le festività natalizie. Potrebbe esserci una nuova impennata dei casi, siamo costretti ad introdurre nuove restrizioni dal 21 dicembre al 6 gennaio – continua Conte -. La strada è ancora lunga, dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata”.

“Non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre limitazioni – conclude -. Raccomandiamo fortemente di non ricevere in casa persone non conviventi, soprattutto a Natale dove c’è più convivialità. Occorre impegno e attenzione: dovremo attendere il vaccino e le cure monoclonali. Sarà un Natale diverso da tutti gli altri, ma non meno autentico”.