L’ordinanza di Decaro, firmata nei giorni scorsi ed entrata in vigore sabato 12 dicembre, sembra non aver ottenuto gli effetti sperati. Assembramenti non sono mancati nelle zone più frequentate della città, tra shopping e aperitivi al bar, nonostante i controlli delle Forze dell’Ordine.

A pagarne le conseguenze, anche a questo giro, sono alcuni commercianti. “Non posso vendere una bottiglia d’acqua dalle 11 in poi ma se vai a 5 metri da qui, in un supermercato o nella salumeria, puoi comprarla tranquillamente”, racconta il titolare di un’attività su corso Vittorio Emanuele.

Ma i problemi non finiscono mica qui. A detta dei vigili, i commercianti dovrebbero occuparsi di ciò che avviene all’esterno delle rispettive attività, “cacciare le persone” e fare la sentinella h24 per evitare assembramenti.

“Due vigili in borghese sono entrati e mi hanno detto di fare attenzione perché ero sanzionabile – spiega -. L’assembramento che si crea fuori non è un problema mio, io faccio rispettare le regole all’interno del locale. Il periodo è quello che è, addirittura ora dovremmo cacciare le persone. A questo punto è meglio che ci chiudono”.

“Comprendiamo la situazione ma così diventa un manicomio – conclude -. Negare l’acqua è una roba vergognosa, l’asporto di bevande poi sinceramente non so quanto possa servire visto il delirio che c’è stato comunque nel weekend”.