“Chiudere i centri storici durante le festività natalizie e contingentare gli ingressi nelle strade dello shopping non mi sembrano proposte realizzabili se non in centri abitati piccoli. Punterei su iniziative gestibili e concrete come il divieto di stazionamento utile per combattere gli assembramenti senza colpire lo shopping fatto con regole sicure”.

Ad annunciarlo è Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, in vista delle festività natalizie e del nuovo dpcm che entrerà in vigore il prossimo 3 dicembre. “Io auspico che il governo offra disposizioni valide per tutta Italia contemperate con l’evoluzione della pandemia – afferma Decaro. Ma di sicuro non potremo far finta che il virus non esista più”.

“Le decisioni qui a Bari come per altri ambiti territoriali vengono prese nell’ambito del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Sono coinvolte tutte le forze dell’ordine – continua -. Capisco benissimo che il divieto di stazionamento e le limitazioni ai festeggiamenti per San Nicola che, ricordo per inciso, è strettamente legato al Natale perché in Nord Europa e non solo è venerato come Santa Klaus, sono un colpo al cuore per la città. Ma i provvedimenti severi, se utili, sono condivisi. Qui a Bari abbiamo chiuso i negozi alle 19 per smorzare il fenomeno della passeggiata serale e i cittadini hanno capito. Ovviamente tutte le misure che andranno prese devono passare attraverso una fase di ascolto dei rappresentanti di tutti gli interessi e di coordinamento con le forze sociali. Io non conosco sindaci che intendano penalizzare la forza economica della comunità che rappresentano. Ma la pandemia si può governare solo lanciando segnali corretti”.

“Non ci saranno necessariamente nuove chiusure ma a Natale non ci sarà un tana liberi tutti – spiega Decaro -. I cittadini devono essere consapevoli che solo mantenendo comportamenti responsabili non getteremo alle ortiche i risultati che pure stanno emergendo di un contenimento dell’epidemia. Lo dobbiamo a noi e ai nostri cari ma anche agli operatori sanitari e agli uomini delle forze dell’ordine che da mesi lottano in prima linea per proteggerci contro il virus. I numeri in decrescita devono essere di stimolo a non abbassare la guardia. Abbiamo festeggiato Pasqua e Pasquetta sul balcone e faremo anche un Natale diverso dal solito. La priorità è non dare al virus l’occasione per infettare altri familiari e in particolare i meno giovani”.

“I criteri che attribuiscono il colore alle Regioni spingono queste ultime a darsi da fare mentre l’Rt regionale quando supera quota 1 segnala ai cittadini il livello del pericolo che devono affrontare -conclude Decaro -. Magari il sistema è semplificabile nel senso che andrebbero fornite cifre chiare che consentano a tutti di valutare la situazione”.