La diversa interpretazione data a quarantene e isolamenti fiduciari da parte dei differenti medici competenti aumenta, e non poco, l’apprensione tra il personale sanitario pugliese. In queste settimane, per esempio, abbiamo raccontato di reparti chiusi in alcuni ospedali e altri misteriosamente rimasti operativi in altri nosocomi, nonostante fossero stati accertati alcuni casi di positività al coronavirus tra medici, infermieri e operatori socio sanitari.

Abbiamo evidenziato la chiusura di alcune postazioni del 118 nel Barese e le mancate quarantene degli operatori a stretto contatto con colleghi risultati successivamente positivi al covid. Ciò che è accaduto in queste ore alla postazione del 118 San Paolo di Bari è sintomatico di una confusione generale.

La postazione 118 del San Paolo, presidio fondamentale di un territorio complicato della città, ha rischiato la chiusura non fosse per la levata di scudi di alcuni componenti dell’equipaggio. La soluzione adottata è stata quella di assicurare il servizio sostituendo ambulanze e soccorritori in blocco, affidandosi provvisoriamente all’associazione Operatori Emergenza Radio di Bari.

Tutto il personale volontario in servizio – soccorritori volontari e autisti soccorritori – dell’Univol Modugno, associazione che gestisce la postazione San Paolo, è stato messo in quarantena dal medico competente incaricato, in attesa del risultato del tampone.

In tanti hanno sollevato la questione e sottolineato i diversi pesi e misure ribattezzando “Scoordinamento” invece di Coordinamento il centro decisionale del 118 barese. Quella della sostituzione di uomini e mezzi, ricorrendo in blocco ad altre associazioni di volontariato, è dunque una strada percorribile. Lo sarebbe stato anche nelle altre circostanze dove, al contrario, le postazioni sono state chiuse per lunghi periodi, anche a più riprese, lasciando interi territori in grande difficoltà per l’assenza del presidio sanitario salvavita.

L’organizzazione sanitaria, in questo caso del 118, ha mostrato ancora una volta importanti lacune. Un motivo di ulteriore ringraziamento ai singoli operatori grazie ai quali tutta la macchina continua a procedere, seppure non senza intoppi e difficoltà.