L’annuncio di Pfizer e BioNTech sul vaccino anti coronavirus, arrivato al 90% dell’efficacia dopo la fase 3, ha portato una ventata d’ottimismo in tutto il mondo.

Anche in Italia, dove ci sono da registrare importanti novità. Si è tenuta infatti nei giorni scorsi una video conferenza tra il ministro della Salute Roberto Speranza e i massimi rappresentanti della Pfizer.

L’occasione è servita a pianificare la tempistica e i dettagli logistici per avviare la vaccinazione. La previsione, infatti, è che l’Agenzia europea possa approvare il farmaco tra la fine di dicembre e la prima metà di gennaio.

Dal 20 gennaio così il governo partirebbe con la vaccinazione di tutti gli operatori sanitari e di buona parte degli ospiti delle Rsa. All’Italia spetterà il 13,5% del totale della prima tranche, si parla quindi di 3,4 milioni di dosi. Trattandosi di un vaccino che ha bisogno di due somministrazioni, significa fornire una copertura a circa 1,7 milioni di persone.

In campo è pronto a scendere l’esercito che collaborerà al trasporto dei materiali e alla pianificazione della logistica, a lavoro c’è una commissione istituita presso il ministero della Salute.

La notizia arriva proprio quando si torna a vociferare di un lockdown generale in tutta Italia. Il vaccino però potrebbe far eventualmente digerire al Paese anche alcune settimane di chiusura generalizzata. In attesa di AstraZeneca che, se dovesse bruciare le tappe ed essere pronto entro gennaio, potrebbe vaccinare subito un altro milione e mezzo di cittadini.