Il grande maestro Gigi Proietti, nel giorno del suo compleanno, ha abbassato il sipario della sua magnifica vita. Un attore con la a maiuscola che è entrato nel cuore di tutti gli italiani non solo per la sua grande bravura, ma anche soprattutto per la serietà e l’impegno che metteva nel mondo teatro.

A ricordarlo con grande malinconia è Antonella Buompastore, ex proprietaria del Kursaal Santalucia. Per il teatro privato barese, Gigi Proietti ricordiamo che è stato il direttore artistico dal 1992 al 2003. “Ogni qual volta veniva a Bari per aprire la stagione teatrale, a Gigi piaceva stare con i giovani attori e musicisti, anche sconosciuti. Amava intrattenersi fino a tardi a raccontare barzellette e intravedere del talento negli occhi degli artisti più giovani”.

“Quelli sono stati gli anni più brutti per la cultura teatrale barese – sottolinea la Buompastore – erano chiusi sia il Petruzzelli che il Margherita e, nonostante abbiamo rilanciato la cultura teatrale, non abbiamo mai avuto un aiuto da parte dell’amministrazione comunale”.

“Lo stesso Gigi – racconta con rammarico la Buompastore – con mio padre si chiedeva del perché la politica barese non fosse interessata a incentivare la cultura ed è proprio per questo motivo che, con l’occasione del Brancaccio, Gigi, ahinoi, ha lasciato il Kursaal”.

“Non sono d’accordo sulla proposta di intitolare il Kursaal Santalucia a Gigi Proietti perché sia noi che lui non siamo mai stati presi in considerazione da questa città. Siamo sempre stati snobbati dalla politica e questa mi sembra solo una mossa per riuscire a recuperare l’irrecuperabile”. Ricordiamo che l’appello di intitolare il teatro cittadino all’attore romano è stato lanciato dall’associazione Murattiano al presidente Michele Emiliano.