Dall’essere nominata Cavaliere al merito della Repubblica e diventare uno dei simboli alla lotta contro il coronavirus ad essere uno dei tanti bersagli sui social.

Vi ricorderete sicuramente di Elena Pagliarini, l’infermiera di Cremona immortalata con la testa appoggiata su un lenzuolo in piena emergenza coronavirus. Lo scatto, effettuato all’alba, in uno dei pochissimi momenti di riposo per staccare dalla fatica, fisica e mentale, ha fatto il giro del mondo.

Un suo post ha creato però lo scompiglio su Facebook. “Vedo grande preoccupazione per il pranzo di Natale. Preoccupatevi di non farlo in ospedale o peggio di non farli mai più. Sono molto preoccupata: non vorrei ritrovami per la terza volta a rivedere le stesse scene. Anch’io ho una famiglia con la quale vorrei stare, ma non lo farò, non quest’anno. il Natale lo trascorrerò in corsia”, le parole di Elena sulla propria bacheca personale dopo mesi di silenzio.

Tanti commenti positivi ma anche diversi insulti. C’è chi la accusa di fare terrorismo, chi la invita a fare silenzio. “È bastata una fotografia a renderti famosa, ora pensa al tuo lavoro” oppure “Adesso gli infermieri che sono crollati sul tavolo dell’ospedale si elevano a paladini della Sanità, permettendosi di dare consigli sulla vita della gente”.

A immortalare quel momento fu Francesca Mangiatordi, medico del pronto soccorso a Cremona. “Ho letto tanti commenti impropri che mi hanno fatto ribrezzo, c’è chi le ha dato della poveraccia o addirittura chi ha tirato fuori malattie psichiatriche – racconta la dottoressa al telefono -. Elena ci è rimasta malissimo a leggere tutte quelle parole, ha scritto semplicemente una frase in maniera bonaria per lanciare un monito a tutti quanti”.

“È più facile negare l’evidenza che affrontare il problema – conclude il medico -. È stato comodo dire che non esiste niente piuttosto di prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Lei non voleva fare nessun attacco terroristico, semplicemente ha fornito una propria opinione personale, ognuno è libero di farlo”.