Un ultimo tentativo per evitare un secondo lockdown nazionale. Il premier Giuseppe Conte firmerà tra lunedì sera e martedì un nuovo dpcm che porterà all’istituzione di zone rosse nelle Regioni dove l’indice RT supera l’1,5, al divieto di spostamento tra Regioni, alla chiusura dei centri commerciali, al coprifuoco anticipato e alle limitazioni per le attività commerciali.

Per il Comitato tecnico scientifico, convocato d’urgenza sabato pomeriggio, al momento non ci sono le condizioni per bloccare l’Italia come avvenuto a marzo. Si cercherà ora di contenere la curva epidemiologica con lockdown locali a livello provinciale.

Governatori e sindaci avranno la possibilità di intervenire sul proprio territorio. Il governo inserirà nel Dpcm i criteri di valutazione e poi dovranno essere i governatori, d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza, a stabilire dove e come imporre le restrizioni. Sarà possibile procedere con lockdown locali, dunque aree metropolitane se la situazione non è uniforme nell’intera Regione.

Gli orari di apertura dei negozi, gli orari di chiusura di bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, adesso previsti alle 18, potranno dunque subire ulteriori limitazioni rispetto a quelli decisi a livello nazionale.

Non sarà più possibile oltrepassare i confini regionali se non per «comprovate esigenze», quindi motivi di lavoro, di salute oppure emergenze che dovranno essere giustificate con un’autocertificazione. Verrà imposta la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana.

La decisione sull’anticipo del coprifuoco alle 20 o alle 21, sarà presa durante la riunione di domenica mattina che si terrà tra Conte, i governatori e il presidente dell’Anci Antonio Decaro.