Nessun “libera tutti” per Natale. Il premier Giuseppe Conte ieri sera ha ribadito ai membri del Governo la propria posizione, l’allerta durante le festività dovrà essere massima per scongiurare l’ipotesi di una terza ondata che metterebbe ko l’Italia.

C’è tensione in Governo, c’è chi infatti predica attenzione e chi spinge per riaprire ma Conte sembra essere deciso. Ma secondo Conte, per mettere in sicurezza il Paese, bisogna stringere ancora per evitare a gennaio di fare i conti con bollettini tragici.

Si va dunque verso un nuovo dpcm, che verrà firmato il 3 dicembre e sarà valido fino all’Epifania, con regole rigide anche per le zone gialle. Il coprifuoco non verrà tolto, solo il 24 dicembre potrebbe essere posticipato a dopo la mezzanotte mentre sono ancora in corso valutazioni per il 31 dicembre.

Gli spostamenti tra Regioni potrebbero essere limitati solo a quelli giustificati dal ricongiungimento familiare, in modo tale da impedire i viaggi.

Bar e ristoranti dovrebbero rimanere chiusi dopo le 18 anche nelle zone gialle, il numero massimo di persone consentito a tavola sarà di 4 mentre nulla dovrebbe cambiare per la vendita di cibo e bevande da asporto e per la consegna a domicilio.

I negozi potrebbero chiudere alle 22 per gestire l’affluenza delle persone, da capire se i centri commerciali saranno aperti nel fine settimana e nei giorni festivi.