“Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Veglioni, tombolate, festini conteneteli. Sarà un Natale diverso. L’indirizzo del Governo è ridurre la socialità ma consentire lo scambio dei doni e lo shopping. È controproducente limitare gli orari, consentiremo l’apertura dei negozi con orari diversi. Vogliamo rispettare però protocolli e assembramenti”.

Ad annunciarlo è il premier Giuseppe Conte, in vista del nuovo dpcm che entrerà in vigore dal 3 dicembre fino all’Epifania. Il Governo non vuole commettere errori e passi falsi, sarà un Natale sobrio per evitare una nuova ricaduta gennaio che rischierebbe di mettere ko tutto il Paese.

“Il sistema di monitoraggio sta funzionando, lo diciamo con la dovuta cautela – spiega -.  In due settimane siamo passati da un RT di 1.72 a 1.44 e poi a 1.2. Lo diciamo con prudenza, adesso facciamo oltre 250mila tamponi al giorno. Abbiamo fatto 20milioni di tamponi. Se la curva salta, qualsiasi paese non riesce a seguire il tracciamento. Spero che venerdì l’Rt si avvicini all’1, vorrebbe dire aver congelato la curva. Stiamo lavorando allo spostamento su regioni, a dicembre potremmo avere zone gialle e arancioni ma si avvicina il periodo natalizio”.

“Al momento non c’è l’orientamento per l’obbligatorietà ma raccomandiamo che tutti facciano il vaccino – afferma il premier -. È una scelta forte quella dell’obbligatorietà, io sono favorevole alla facoltatività. Io lo farò, quando sarà disponibile vorrà dire che sarà sicuro. Vorrei che lo facessero per prime le categorie più esposte e deboli, ragionevolmente da fine gennaio”.

“Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo. Se i contagi andranno giù, e ci sarà la possibilità di allentare alcune restrizioni, mi auguro che anche le scuole superiori vedano un ritorno graduale degli studenti in classe mentre non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve – conclude Conte -. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”.