foto di repertorio

Dopo l’annuncio di Pfizer e BioNtech, arriva anche il vaccino della casa farmaceutica americana Moderna, con una efficacia pari al 94.5%, rispetto al 90% del vaccino tedesco.

Le prime 20 milioni di dosi saranno destinate al mercato americano e si calcola saranno prodotte entro il 2020. L’anno prossimo invece, le altre dosi comprese tra 500 milioni e un miliardo, saranno destinate al mercato globale.

Il prezzo, stando ad alcune notizie, è di 25 dollari e includerà probabilmente anche una quota di profitto. Le altre aziende finora hanno annunciato che lo venderanno a prezzo di costo, almeno fino a quando permarrà la dichiarazione di pandemia.

Al momento, stando alle notizie apprese, il vaccino di Moderna non ha effetti collaterali se non qualche linea di febbre e indolenzimento nel punto dell’iniezione. Rispetto al vaccino della Pfizer, la seconda dose dovrà essere somministrata dopo quattro settimane.

La fase sperimentale è iniziata il 27 luglio, lo stesso giorno di Pzifer, e ha coinvolto 30mila volontari. A metà è stato somministrato il vaccino, all’altra metà un placebo.

Tra quelli a cui è stato somministrato il placebo, in 90 si sono ammalati, 11 gravemente, mentre quelli sottoposti a vaccino solo in 5 hanno contratto il covid, ma non in forma grave. Quindici dei 95 contagiati avevano più di 65 anni. Da questi numeri si calcola il valore dell’efficacia, che è appunto del 94,5%.

Al momento è lasciata aperta la domanda sul tipo di immunità: se sterilizzante (il vaccino impedisce di infettarsi e di contagiare gli altri) o solo dai sintomi (i vaccinati non si ammalano in modo grave ma possono trasmettere il virus agli altri).