Ho cercato una definizione accettabile, ma non ne ho trovata una valida per il comizio che l’ex sindaco di Palo, Anna Zaccheo, ha tenuto ieri sera sulla pubblica piazza.

In tanti hanno tirato un sospiro di sollievo perché alla fine la Sindaca si è incartata nel più tradizionale dei “dico e non dico”, per qualcun altro “chi sa ha capito”.

La Zaccheo aveva promesso la sua verità, denunce e retroscena che avrebbero potuto condizionare il ballottaggio a Palo del Colle. Un aborto. Ecco cos’è stato il soliloquio della ex prima cittadina, “scappata” due anni fa senza spiegarne le ragioni effettive, senza fare i nomi di chi l’ha pressata. Un bel niente allora e un bel niente ieri.

La domanda nasce spontanea: perché? Una spruzzata di fango a casaccio, facendo attenzione a non essere mai esplicita. E allora proviamo – per carità nomi non ne possiamo fare neppure noi – a fare la sintesi, ipotizzando il messaggio subliminale: “Io non voto PD”.

Il troppo pieno, dunque le dimissioni irrevocabili, si sarebbe raggiunto in 8 mosse. Baruffe sugli assessori già al momento dell’insediamento; la Giunta nomina un collega di studio di un amministratore; la Giunta non approva l’albo degli avvocati (lasciando che a comprenderla fosse solo chi conosce i fatti); pressioni sul primo cittadino per l’organismo indipendente di valutazione; una misteriosa telefonata minacciosa, dal contenuto misterioso, fatta da un misterioso personaggio politico: “Non fare ciò che stai facendo o te la faccio pagare in Cinsiglio Comunale”; posizioni degli uffici comunali cristallizzate per colpa di misteriosi rappresentanti politici; la necessità di commissariare il paese; misteriosi soggetti della maggioranza di quella che fu la maggioranza del governo cittadino in preda a un delirio di narcisismo.

E c’era bisogno di aspettare la vigilia del ballottaggio per rivelare segreti di pulcinella, i cui protagonisti sono noti anche alle pietre, non trovando un rigurgito di un qualunque sentimento per renderli noti alla cittadinanza?

L’esperimento, per qualcuno strumentale a uno dei due candidati, è miseramente fallito. L’ultima tremenda campagna elettorale ha un solo grande punto di forza: volge al termine.