Un primo, e forse il più importante, effetto del nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è quello sui trasporti in conseguenza dell’orario di ingresso degli studenti in classe a partire dalle 9. La misura, infatti, punta evidentemente a decongestionare treni, autobus e metropolitane nelle ore in cui si spostano i dipendenti per raggiungere il posto di lavoro.

“Abbiamo bisogno che la scuola secondaria, alla luce delle novità introdotte dall’ultimo dpcm, ci dica quali sono le linee di trasporto più affollate dagli studenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della riunione convocata in video conferenza per esaminare la questione del trasporto pubblico.

Alla riunione hanno partecipato gli assessori alla Scuola, Sebastiano Leo, e ai Trasporti, Gianni Giannini, il professor Pier Luigi Lopalco, il direttore del Dipartimento di Promozione della Salute, Vito Montanaro, la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Maria Cammalleri, il presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, il dirigente della Protezione Civile regionale, Mario Lerario, il capo di Gabinetto, Claudio Stefanazzi e il capo dell’Avvocatura regionale, Rossana Lanza.

“È importante acquisire queste informazioni – ha aggiunto – sentendo sindaci, personale scolastico, studenti e le loro famiglie. Si partirà da questa ricognizione per consentire da un lato all’Ufficio scolastico regionale di scaglionare gli orari delle lezioni nelle scuole secondarie e dall’altro ai Comuni e alla Regione di riorganizzare le corse dei mezzi”. La riunione è riconvocata per domani alle ore 16.

Il Dpcm pubblicato ieri, ricordano dalla Regione, dispone che “per contrastare la diffusione del contagio (…) le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00”.