Un anno nefasto per il commercio barese. A causa del lockdown imposto per arginare l’emergenza coronavirus, alcuni negozi hanno deciso di chiudere i battenti a causa del calo del fatturato e degli affitti troppo alti.

Scongiurata la chiusura di H&M, grazie anche alla trattativa tra i proprietari dell’immobile e il Comune, di ieri la notizia che riguarda la chiusura di Disney Store, il negozio per bambini aperto in via Sparano nel 1999 in cui anche i grandi tornavano a sognare.

Chiude anche il negozio Geox di via Melo. Una decisione che pare sia stata presa dai vertici del brand che hanno deciso di ridimensionare il numero dei negozi a un solo punto vendita. In città, però, circolano alcune voci che vedono la chiusura di alcuni esercizi che hanno fatto la storia del commercio barese.

Asselta, Pintucci, Bottegone Tessile, Spadafina. Secondo le voci sono prossime alla chiusura. “Una falsità – ha commentato categoricamente Nicola Pintucci – Le aziende serie come la nostra sono riuscite a cavalcare il momento difficile. La competenza e la serietà sono alla base di un commercio solido e duraturo. Adesso siamo in netta ripresa”.

Stessa risposta da parte di Antonio Asselta, proprietario dello storico negozio di via Argiro. “Una cosa è dire non avere continuità, un’altra è dire di stare per chiudere. C’è tanta voglia di lavorare e abbiamo già tutto pronto per la prossima stagione”.

“Il Bottegone è immortale – ha dichiarato il titolare Francesco -. Non cederemo di un millimetro dalla trincea. Potranno chiudere tutti i negozi intono a noi, ma il Bottegone vivrà per sempre”. Sarebbe prossimo alla chiusura anche il negozio Ermes di via Sparano, ma non c’è ancora nulla di certo.

Per i titolari sono semplici dicerie che hanno voluto smentire categoricamente, ma in realtà altri negozi hanno deciso di porre fine alla loro attività. Sono tante le voci che danno per morto il commercio barese, ma la voglia di lavorare e di tenere duro da parte degli storici negozi del centro fanno ben sperare in una ripresa.