Continua a tenere banco quello che sta succedendo nello stabilimento della Sirti nella zona industriale di Bari-Modugno. Ieri vi abbiamo dato conto della nota durissima firmata dalla Fiom, secondo cui sui lavoratori vengono messi in atto “comportamenti intimidatori e antisindacali da parte di qualche preposto, comandato a minacciare velatamente i lavoratori della sede Sirti di Bari-Modugno. La minaccia è stata fatta sotto forma di intervista con cui viene chiesta al lavoratore se partecipa alle iniziative di sciopero”.

La replica dell’azienda non si è fatta attendere. A stretto giro, infatti ci è arrivata via mail la replica della Sirti: “La società – si legge – smentisce con forza qualsiasi illazione riferita a presunte pressioni ai danni dei propri dipendenti e ribadisce anche in questa sede di aver sempre mantenuto una politica di particolare attenzione verso le proprie persone, come dimostra tra le altre cose la decisione, durante la fase di lockdown, di anticipare il trattamento di Casa Integrazione Guadagni previsto nel decreto legislativo Cura Italia”.

“Sirti assiste con rammarico a una inspiegabile tendenza alla strumentalizzazione di presunti episodi – prosegue l’azienda – che rischia di minare il dialogo in atto sull’evoluzione del Piano Sociale, a supporto del Piano Strategico di Trasformazione, in linea con quanto previsto dal framework triennale definito dall’Accordo siglato dalle parti a maggio 2019. In questo quadro, – conclude la nota – si ricorda la piena disponibilità della società, già manifestata più volte alle Organizzazioni Sindacali, di confermare l’impianto di ammortizzatori sociali in vigore negli ultimi dodici mesi, nonostante le significative incertezze dello scenario globale”.