“L’Inps non può erogare l’indennità di maternità obbligatoria a cui ho diritto perché manca un documento dell’Asl che sarebbe dovuto arrivare tra marzo e aprile. Nessuno mi risponde nonostante diverse segnalazioni, email inviate e chiamate a vuoto. Il funzionario addetto dell’Asl non si fa trovare, mi hanno lasciato allo sbaraglio”.

Tiziana, insegnante di scuola privata, ha partorito a luglio. In questi casi l’astensione obbligatoria di 5 mesi per il congedo di maternità dà diritto al pagamento da parte dell’Inps dell’indennità durante l’interdizione dal lavoro. Si tratta di una somma sostitutiva della retribuzione erogata dal datore di lavoro nei mesi di normale svolgimento dell’attività.

“L’Inps proprio oggi mi ha inviato l’ennesima avvisaglia per chiedere di integrare la documentazione entro 15 giorni altrimenti non verrà erogata l’indennità – spiega -. È impossibile non ricevere risposte dall’Asl. Qui giocano a carte con i soldi degli altri”.

La 43enne si è recata personalmente all’Ufficio Patenti-Certificazioni Medico Legali dell’Asl, situata in via Papalia nel quartiere Japigia, ma il tentativo, anche in questo caso, è andato a vuoto.

“Loro sanno che abbiamo bambini piccoli e mi è costato tantissimo andare in giro, è stato estenuante – racconta Tiziana -. Non ho trovato nessuno, né il responsabile né un delegato. Mi è stato anche detto di non recarmi in struttura nei prossimi giorni perché non avrei trovato nessuno e di dover aspettare la prossima settimana”.

“Ho urgenza di risolvere la soluzione, penso a chi è nella mia stessa situazione. Come si fa a risolvere i problemi con l’Inps se non c’è nessun all’Asl che mi risponde? Come possiamo procurarci la documentazione necessaria? Davvero qui a nessuna importa niente – conclude -. I soldi sono stati anticipati dal mio datore di lavoro ma, qualora non risultassi idonea all’indennità a causa della mancanza di carte, dovrei anche restituirli. Parliamo di somme importante e non saprei come fare”.