“Denunciamo la persistenza, inspiegabile e inaccettabile, contraria alle disposizioni nazionali e regionali connesse all’emergenza sanitaria da COVID-19” I sindacati insorgono contro le innumerevoli criticità che secondo loro caratterizzano l’Istituto Tumori Giovanni Paolo II.

Per le organizzazioni sindacali la Direzione Strategica non segue i protocolli come:

  • assenza di distanziamento di sicurezza fisico e temporale dell’utenza
  • carenza e assenza di sale di attesa idonee per volumetria e presenza di finestre
  • assenza di Triage preventivo telefonico per i pazienti che si recano in Istituto per eseguire visite e prestazioni diagnostico/strumentali
  • assenza di controlli all’ingresso per i dipendenti (non viene rilevata nemmeno la temperatura corporea)
  • assenza di controlli periodici sierologici per i dipendenti
  • sportelli CUP aperti al pubblico anche per le prenotazioni
  • assembramenti di pazienti e accompagnatori nelle sale di attesa del CUP, della radiologia diagnostica e senologica, del laboratorio di analisi e degli ambulatori clinici e chirurgici
  • mancata riduzione numerica dei pazienti che afferiscono in Istituto per sottoporsi a visite ed indagini strumentali
  • prenotazione e accesso dei pazienti presso la SSD Radiologia diagnostica (TAC, RX, RMN) con il medesimo orario di accesso per tutti i pazienti (ore 8 oppure 14)
  • scarsa o mancata disinfezione delle attrezzature e apparecchiature tra un paziente e l’altro
  • presenza in Istituto di numerosissimi accompagnatori e visitatori, spesso superiori a uno per paziente, talvolta anche minori
  • bar aperto anche per visitatori, accompagnatori e pazienti
  • elevato numero di personale sanitario e amministrativo e fornitori che circola privo di DPI per le vie respiratorie, con DPI non idonei o con DPI non correttamente indossati
  • fornitura al personale di DPI non idonei all’utilizzo ospedaliero (maschere FFP2 con valvola di efflusso)
  • mancata formazione degli operatori sanitari e del personale amministrativo sull’uso dei DPI
  • carenza di pulizia e igienizzazione degli ambienti, delle sale di visita e di prestazioni diagnostiche
  • mancato rispetto dei protocolli previsti dalle disposizioni sanitarie nazionali e regionali vigenti per gli operatori sanitari *esposti” al Covid-19 (tampone naso-laringeo, allontanamento dal servizio, test seriologici)

“Chiediamo la risoluzione immediata delle suddette criticità, il rispetto della nota del Dipartimento promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti del 12.8-2020, allegata in copia, nonché dei protocolli e delle norme anti-COVID19 che dovrebbero essere ormai consolidate. In mancanza – concludono i sindacati – ci rivolgeremo alle Autorità competenti per tutelare la salute del personale e dei pazienti dell’istituto Tumori di Bari”.