Il comportamento di molti cittadini italiani preoccupa e non poco il comparto medico-scientifico. I protocolli di sicurezza non vengono spesso rispettati e i numeri certificano una risalita della curva dei contagi nelle ultime settimane.

Una situazione allarmante in vista di una seconda possibile ondata in autunno. Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese, non ha escluso un ritorno al passato sulla falsa riga di quanto sta accadendo in Spagna e in Francia.

“Siamo ad agosto e ci aspettano le 2-3 settimane più critiche di questo incredibile 2020 dopo i durissimi mesi di marzo e aprile. Fiumi di macchine verso le mete turistiche. Le solite della nostra regione – scrive Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia molecolare dell’unità operativa di Igiene del Policlinico di Bari -. Le persone hanno però rimosso o dimenticato che per poter godere di qualche giorno di riposo e di mare DEVONO stare attenti e adottare adeguati comportamenti per evitare nuovi focolai di infezione da SARSCoV2″.

“Il virus circola anche d’estate, nel caso non fosse chiaro abbastanza. E per ogni caso identificato, non è escluso che ve ne siano altri non accertati perché asintomatici. Invece, si fanno feste, anche con gente sconosciuta, si va in discoteca. E anche se all’aperto, ma a 20 cm di distanza, il rischio è altissimo – continua -. Ci si riversa in spiagge cercando di piazzare l’ombrellone il più vicino possibile al mare, incuranti che già ci sono altre persone a mezzo metro. Tanto siamo all’aperto. E mentre si discute e ci si preoccupa di capire se il virus possa essere anche trasmesso con la via aerea, a distanza, osservo comportamenti assolutamente deplorevoli. E, lasciatemelo dire, anche da parte di personale sanitario”.

“Arrivano amici da fuori e che non vedevamo da tempo e che si fa? Ci si abbraccia e ci si bacia. Poi ci vediamo da me in villa, stasera facciamo un piccola festicciola. Uelà, amico mio? Che si dice a Milano? Non possiamo non salutarci con un vigoroso abbraccio e baci – – attacca la Chironna -. Magari la mascherina ce la portiamo dietro ma l’abbassiamo per l’occasione. Igiene delle mani e disinfettanti un ricordo passato. Flaconi presenti all’ingresso di lidi e sui banconi ma il livello è sempre lo stesso”.

“Ma siamo impazziti? Preferisco essere derisa da amici che non vedo da tempo e che mi trovano cambiata ed esagerata quando aggrotto la fronte e protendo la mano in avanti impedendo l’abbraccio e i baci di default. Non è finita – conclude -. E che uno possa essere portatore del virus non ce l’ha scritto in fronte. E io ho ancora ben stampate nella mente le scene di marzo e aprile, il deserto delle strade e le sirene notturne. Buona estate, ma ringraziate chi continuerà a lavorare per limitare i danni di questi irragionevoli comportamenti”.

“Se continua così temo che ad agosto il virus possa acquistare forza e noi possiamo ritrovarci il reparto pieno di pazienti, mentre fino a ieri erano soltanto due quelli ricoverati” le fa eco Gioacchino Angarano, ordinario di Malattie infettive al Policlinico di Bari.