“Si tratta di una non notizia”. Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità Portuale, interviene sulla polemica innescata dalle fotografie delle auto in coda per uscire dal porto di Bari dopo lo sbarco dalle navi, pubblicate ieri su facebook dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre.

“Si è trattato di due navi arrivate in contemporanea, una delle quali in palese ritardo. Per ogni passeggero che sbarca bisogna effettuare i dovuti controlli. In più siamo nel periodo covid, per cui c’è da effettuare ulteriori verifiche per garantire la salute di tutti”.

“Oltre ai documenti personali – spiega – bisogna chiedere il porto di partenza, perché in base al luogo di provenienza si applica  una normativa diversa, c’è poi da verificare le autodichiarazioni, compilate a bordo delle navi, spesso, incomplete se non addirittura sbagliate e quindi da rifare. Tutto questo è inevitabile che comporti qualche disagio, ma alla fine si è risolto in un paio d’ore”.

“Trovo ingiuste le critiche soprattutto per le Forze dell’Ordine, cui tocca l’onere dei controlli – commenta poi con un po’ di amarezza -. La Polizia di Frontiera ha messo in atto tutti gli sforzi possibili per velocizzare le operazioni nel pieno rispetto degli standard di sicurezza necessari”.

“Quando la colmata di Marisebella sarà pronta – conclude – anche il porto di Bari avrà i suoi accosti lineari, ogni nave avrà la sua banchina e la sua facility di controllo, evitando ogni forma di imbuto. Al momento se arrivano più navi extra Schenghen, le strutture sono sempre quelle. Entro l’autunno, in ogni caso, saranno pronti i nuovi varchi, che pur senza la colmata di Marisabella, permetteranno al traffico veicolare di essere più scorrevole”.