La Banca Popolare di Bari è salva. L‘approvazione da parte dei soci nella trasformazione in società per azioni e l’aumento di capitale destinato al Fondo interbancaria e A Medio credito centrale ha rappresentato una svolta cruciale per le sorti dell’istituto bancario.

“Il 96% si è espresso in maniera favorevole, era una condizione necessaria per far in modo che lo Stato intervenisse a tutela della Banca Popolare – spiega Giuseppe Carrieri, presidente AssoAzionisti BPB Bari -. Ora siamo pronti a continuare perché c’è ancora tanta strada da fare”.

“Ci sarà una riduzione dei dipendenti, le azioni sono crollate e abbiamo bisogno di interventi immediati – afferma -. C’è bisogno di un cda competente che si inserisca subito, ringraziamo i Commissari perché hanno fatto un egregio lavoro ma ora serve altro”.

Su tutto un intervento immediato dello Stato che garantisca il risarcimento di chi ha perso tutto. “Siamo contrari all’idea che Comune o Regione entri nella Banca – conclude Carrieri -. Basta solo un intervento dello Stato che detiene ora il 97%. Il nostro augurio è che la banca torni ad essere privata così come è nata”.