Una lettera straziante, scritta dai detenuti del carcere di Trani, è stata inviata alle famiglie dei tre ragazzi, morti all’alba del 15 luglio sulla statale 170 nel tratto che da Barletta porta ad Andria.

Le vittime erano in sella ad una bici elettrica, fatale lo schianto frontale con un furgone all’altezza di un distributore della ESSO. Per due di loro, morti sul colpo, non c’è stato nulla da fare mentre il terzo, trasportato in codice rosso all’ospedale Lorenzo Bonomo di Andria, è deceduto dopo poche ore.

“Noi detenuti del carcere di Trani, non abbiamo parole per esprimere il sentimento di dolore per la morte dei tre ragazzi – si legge nella lettera -. Non sapevamo ancora che il papà di uno di loro era qui insieme a noi; questo papà non sapeva che una delle vittime era suo figlio. Purtroppo, la tragica notizia non tardò nel raggiungerlo; nello stesso istante abbiamo visto quel papà annullarsi psicologicamente e fisicamente: il dolore, gli strazi del cuore, abbiamo immaginato la stessa scena dei genitori degli altri due ragazzi”.

“Tanti di noi sono papà e tutti ci siamo sentiti genitori, papà, mamme, fratelli, sorelle, nonni, sì perché in tanti siamo anche nonni e questo ci ha portato a stringerci ancora di più a quel papà vicino e alle famiglie dei tre ragazzi – scrivono -. Per questo vogliamo dire ai loro coetanei: ragazzi, state attenti, perché a quell’età ci si sente forti, non si fa attenzione; si è imprudenti, ma poi il dolore è grande di fronte a simili tragedie. Ciao ragazzi, sarete sempre nei nostri cuori”.