“Convocheremo la task force anti Covid perché i segnali che arrivano da tutto il mondo ci inducono a prestare grande attenzione”.

Ad annunciarlo è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nella conferenza stampa di presentazione della Notte della Taranta, dopo i casi fatti registrare negli ultimi giorni. Il bollettino di oggi ha infatti annunciato 13 nuovi positivi.

“Le regole rimangono le stesse, le mascherine, le distanze sociali e soprattutto non tenere comportamenti a rischio – spiega Emiliano -. Ognuno di noi deve responsabilmente evitare quelle condotte che possono esporre al contagio. Il virus è circolante e attivo. Noi siamo pronti ad affrontare la seconda ondata del Covid, la task force è attiva, con il professor Lopalco, con Vito Montanaro, con la Protezione Civile, con gli istituti di prevenzione. Lunedì firmeremo con le forze dell’ordine l’accordo di collaborazione per utilizzarle nelle indagini epidemiologiche. Siamo pronti ad affrontare la seconda ondata, continuando a vivere”.

“Sulla stagionalità dei virus respiratori esistono pochi dubbi. Il raffreddore, del resto, si chiama raffreddore per un motivo. Il freddo, che predispone ad inoculi virali più consistenti, insieme alla ripresa delle attività al chiuso, fanno aumentare la circolazione e l’espressione clinica di questi virus – scrive Lopalco su Facebook -.  Quello che osserviamo ora in molte regioni italiane rispetto alla epidemia COVID19 è che la attività locale del virus si è praticamente spenta e, grazie alla sorveglianza più o meno attiva, vengono rilevati tamponi positivi o in soggetti che probabilmente si sono infettati tempo addietro, oppure sono importati da aree dove la circolazione virale è ancora attiva”.

“È dunque lì che vanno probabilmente a finire i coronavirus. Nei mesi estivi la malattia è poco evidente ma la circolazione virale è comunque sostenuta a bassissima intensità da diversi portatori paucisintomatici o asintomatici. Nei mesi invernali ritorna ad essere evidente perché aumenta sia la circolazione virale che l’espressione clinica per i motivi sopra accennati. In quei luoghi dove la circolazione fosse realmente interrotta, ci pensano i casi di importazione a far riprendere le catene di contagio – conclude -. I dati di questi giorni dunque stanno a dire che il virus continua a circolare a bassa intensità, ma circola. Proviamo a scoppiare quanti più palloncini possibile, prima che arrivi l’autunno”.