A 24 ore dall’apertura del bando START, le domande arrivate sono state oltre 15mila. “Un numero così importante di istanze pervenute ci fa chiaramente intendere quanto questa misura fosse attesa dai pugliesi, da quella platea di professionisti in difficoltà a causa della pandemia – ha dichiarato l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo -. Con START e con il relativo contributo di 2.000 euro la Regione Puglia da una risposta concreta e immediata a questo disagio, aiutando i professionisti a ripartire dopo il lungo fermo forzato”.

“Gli uffici sono organizzati per rendere quanto più rapide le procedure di valutazione delle istanze pervenute e per semplificare ulteriormente i processi – conclude. Ricordiamo che questa è una misura straordinaria, post COVID, a sostegno di lavoratori autonomi, titolari di Partita Iva e professionisti a basso reddito”.

Sono online alcune FAQ di semplificazione delle procedure per rendere ancora più semplice la presentazione delle domande. “Sono state predisposte dagli uffici – ha spiegato Titti De Simone – alcune FAQ con le quali abbiamo voluto chiarire alcuni aspetti procedurali per rispondere in tempi rapidi alle richieste di informazioni, con l’ottica di semplificare al massimo aspetti relativi alla presentazione della domanda e i relativi documenti. Faccio presente che 15 mila domande in 24 ore sono un record per questa Regione, senza alcun problema tecnico sulla piattaforma. Non è un click day, c’è tempo per presentare la domanda fino al 30 settembre con una capienza di 124 milioni per una platea di 60 mila beneficiari”.

Con riferimento alle maggiori FAQ pervenute, l’amministrazione regionale ha già reso noto in piattaforma le seguenti risposte al fine di semplificare l’accesso alla procedura. In merito alla dichiarazione dei redditi: è possibile scaricare dal cassetto fiscale il dichiarativo unitamente alla ricevuta di trasmissione all’agenzia delle entrate; in merito alla copia conforme del certificato di attribuzione della p.iva. è stato chiarito che la dichiarazione di conformità la rende il titolare della p.iva apponendo in calce al documento la dicitura chiarita in FAQ unitamente alla sottoscrizione; è stato chiarito altresì che in sostituzione del certificato di attribuzione della p.iva è altresì possibile allegare la scheda anagrafica scaricabile dal cassetto fiscale che contiene le medesime informazioni del certificato, con in calce la medesima dichiarazione di conformità fornita.