“Sembra che tutto quello che c’è di buono nel quartiere Libertà deve essere eliminato”. Gli operatori del Mercato di corso Mazzini non ci stanno e protestano, tramite il presidente Vito Cassano, contro la decisione del Comune di Bari di “internalizzare” la gestione del mercato che l’Ente sovranisticamente vorrebbe acquisire, interrompendo la prosecuzione dell’affidamento dato con contratto il 25 luglio 2002 al Consorzio Piazze e Mercati del Levante, costituito appunto dagli stessi operatori mercatali, in violazione pure dell’indirizzo politico, mai modificato nel tempo, proprio per non gravare di ulteriori spese le Casse Comunali.

La volontà del Comune, che non ha dato disdetta 6 mesi prima come recita il contratto all’art. 2 e quindi, praticamente, da oggi si è rinnovato di altri 3 anni, sarebbe, in modo simulato, legata al mancato versamento del 10% del canone mensile da parte degli Operatori negli ultimi 2 anni, che ammonterebbe a circa 50mila euro.

In realtà la decisione di non pagare, come sottolineano gli operatori, è per via dell’inadempimento del Comune di alcuni obblighi contrattuali, come ad esempio la manutenzione straordinaria e l’area a parcheggio. Infatti, i mercatali, di tasca loro, hanno dovuto pagare 60mila euro per aggiustare la fogna.

“Per non parlare poi del fatto che il Comune non ha affidato i box restanti, come invece era scritto nella convenzione”. Allo stato su 92 box presenti, solo 64 sono attivi; ed il Consorzio non ha la facoltà di assegnarli essendo un potere esclusivo del Comune di Bari, che evidentemente non si attiva a dare lavoro.

Per fermare le intenzioni del Comune di Bari di riprendersi le “chiavi del mercato”, gli avvocati del Consorzio, D’Alconzo e Calcagnile, hanno presentato il ricorso con sospensiva al Tar di Bari contro la richiesta comunale di riconsegna da parte del Consorzio della gestione e della struttura mercatale, per l’accertamento dell’avvenuto rinnovo contrattuale, per l’accertamento del dare/avere e per tutti i danni subiti e subendi dagli operatori per i vari inadempimenti contrattuali del Comune. Facendo così si dovrà aspettare settembre per sapere il futuro degli operatori mercartali di corso Mazzini.

I mercatali, come sottolineato dagli avvocati, lamentano, tra l’altro, la mancata cessione del parcheggio, come invece era scritto nella convenzione. L’area non è usata esclusivamente dai clienti del mercato, ma anche da chi deve recarsi in strutture vicine.

Secondo gli operatori la piena gestione del parcheggio da parte del Consorzio frutterebbe circa 150mila euro l’anno, oltre a interessi e rivalutazione, soldi che i mercatali non potranno riavere.

Il Consorzio aveva anche proposto al Comune il pagamento di una tariffa, anche con disco orario, nel parcheggio. Una proposta che in realtà non è stata mai ascoltata dall’Amministrazione. Qualche malpensante crede che il parcheggio rientri nel progetto dell’ex gasometro e per questo non viene ceduto al mercato di corso Mazzini.

Il mercato, come ben noto a tutti, è ben tenuto, non c’è sporcizia e non si sono mai verificati fatti di cronaca che possano aver spinto il Comune a una mossa del genere. “Fino ad ora, con una quota mensile, provvediamo a tutte le spese per la pulizia e alle utenze, come ad esempio la guardiania. Temiamo – concludono gli operatori – che con la gestione comunale ci sia un “ritorno al passato” con un peggioramento del servizio pubblico”.

NOTA DI BARI ECOCITY

Raccolta firme stamane di Bari EcoCity, guidata dal presidente Giuseppe Carrieri, al mercato di Corso Mazzini. L’Amministrazione Comunale intende, infatti, revocare all’attuale Consorzio la gestione del mercato e affidare lo svolgimento dei servizi mercatali alle varie aziende municipalizzate (Amiu, Multiservizi). Cosicché mentre ora è il Consorzio a pagare un canone mensile al Comune, nelle prossime settimane sarà il Comune a doversi sobbarcare costi (pulizia, sicurezza, luce, etc) per quasi 200 mila euro annui e le varie aziende comunali dovranno occuparsi di assicurare i quotidiani servizi necessari al mercato di Corso Mazzini. Una decisione assurda e onerosa, che è motivata da alcuni debiti del Consorzio nei confronti del Comune che, invece di essere esaminati a tavolino, si ipotizza di incassare con queste iniziative scellerate.

Abbiamo quindi deciso di essere vicino agli operatori mercatali in questo momento in cui il Comune “fa la voce grossa”, con una petizione che chiede invece di proseguire la buona gestione dei servizi del mercato col Consorzio; gestione che costa di meno ed è certamente più efficiente di quella comunale. Peraltro invece di incentivare simili gestioni consortili negli altri mercati, per migliorare i servizi e ridurre i costi, il Comune si attiva per sopprimere le poche esperienze positive di gestione autonoma presenti nei mercati stradali di Bari. Un ennesimo pessimo esempio di amministrazione da parte del Sindaco e della Giunta di centrosinistra.