“Le vacanze e i lidi saranno solo per i ricchi. Restiamo a casa anche quest’estate”. “Dopo gli sciacalli della mascherina, adesso anche quelli delle spiagge”. Due commenti che riassumono il pensiero di tanti italiani visto il rincaro dei prezzi da parte degli operatori turistici.

La polemica si è scatenata dopo che alcuni lidi pugliesi hanno pubblicato il nuovo listino prezzi. “I costi degli abbonamenti sono quasi triplicati. Qui non si rendono conto che c’è gente che non ha ancora preso la cassa integrazione. Non abbiamo i soldi per mangiare e si permettono di approfittarsi della situazione”.

Stando ai dati del Codacons una vacanza di 10 giorni potrebbe costare fino al 20% in più rispetto all’anno scorso. Un rincaro che riguarderà le strutture ricettive, i lidi, i ristoranti ma anche il trasporto aereo o traghetto.

Il rincaro dei prezzi, soprattutto nelle spiagge attrezzate, è per lo più legato alle spese sostenute per la sanificazione e il distanziamento degli ombrelloni. Lo stesso presidente del Sindacato Balneari, Antonio Capacchione, ha sottolineato che gli aumenti saranno inevitabili soprattutto nei lidi che non sono molto profondi, come il Salento, la Liguria e la costa tirrenica.

Rincari registrati anche riguardo le case vacanze. Molte famiglie, invece di affidarsi ad alberghi o bed & breakfast, sono alla ricerca di ville o appartamenti per l’estate. “Nel Salento – sottolinea una barese – ho trovato affitti di oltre 2mila euro. Alcuni non accettano i buoni del bonus vacanze”. Molti pugliesi chiedono l’intervento della Regione affinché la presunta speculazione possa essere frenata.