Ad un anno dallo scandalo Bibbiano, la Procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e Demoni” su presunte irregolarità nell’affido di minorenni. L’udienza davanti al gip è stata fissata per il prossimo 30 ottobre.

“In questo anno molti sono stati i riflettori accesi sul malfunzionamento di questo settore della giustizia, forse la più importante, forse la più delicata. Tra tanti casi che sono stati sottoposti al vaglio di avvocati,psicologi,servizi sociali non legati agli interessi che questo settore porta con sé, si è verificato l’esistenza di procedure protocollate molto simili nei motivi iniziali, nella gestione e nelle conclusioni – afferma l’avvocato Sara Fiorino -. I motivi principali per allontanare un figlio dalla propria famiglia? Conflitti nelle separazioni, alienazione parentale, vittime di stalking, difficilmente uso di sostanze stupefacenti e violenza”.

“Si seguono dei protocolli e il Tribunale segue non tanto il diritto ma gli esperti della psicologia, bisogna ricordare che nei tribunali dei minori molti giudici onorari sono psicologi, psichiatri, assistenti sociali anche che lavorano in comunità – continua -. Conflitto di interessi. Per questi ed altri motivi gli avvocati, al di là della linea, hanno iniziato a presentare al Ministro della Giustizia richieste di risarcimento danni”.

“Sono stati inviati gli atti dei procedimenti strani (cioè quelli caratterizzati da anomali avvii dei procedimenti, da conflitto di interessi tra magistrati o tra servizi sociali,mancanza di contraddittorio e diritto di difesa) – conclude l’avvocato -. L’avvio di tali richieste di risarcimento e di invio degli ispettori nei Tribunali minorili ed ordinari interessati dai casi con tali caratteristiche (Bari, Lecce, Imperia, Genova, Milano giusto per elencarne qualcuno), non è finalizzato ai soldi (nessuna cifra potrà togliere i traumi ai bimbi o ai genitori strappati l uno dall’altro) ma il tentativo di accendere un faro del Ministero su tali situazioni in cui il diritto e la giustizia non esistono”.