Avviato un procedimento di annullamento in autotutela del parere di compatibilità urbanistica del progetto di un resort a Costa Ripagnola, nell’area in cui è in corso l’istituzione di un parco regionale, da parte del Comune di Polignano a Mare.

Il progetto sul quale il Comune sta facendo un passo indietro, dopo il parere favorevole espresso in conferenza di servizi nel febbraio 2019, è quello della società Serim per la riqualificazione e valorizzazione dell’area Costa Ripagnola.

Il progetto prevedeva il recupero architettonico dei trulli a destinazione turistico-alberghiera, delle aree archeologiche e del sistema ambientale e vegetazionale e realizzazione di attrezzature per il tempo libero e la balneazione.

Il procedimento di annullamento in autotutela è arrivato in seguito alla istanza presentata nei mesi scorsi dall’avvocato Ascanio Amenduni per conto del Comitato ‘I Pastori della Costa – Parco subito’, che evidenziava la presenza di una lama in parte “tombata tra il 2000 e il 2006” nell’area del progetto Serim e sulla quale poi Comune e Regione hanno avviato verifiche.

Nell’atto si fa poi riferimento ad un’altra vicenda, risalente al 2003, relativa ad un progetto di manutenzione di muretti a secco, nella medesima area, presentata dallo stesso imprenditore della Serim, Modesto Scagliusi, nell’ambito della quale sarebbero emerse “evidenti modificazioni dell’orografia del terreno” prive di “autorizzazione paesaggistica per tali interventi”.

Dopo la notizia del procedimento di annullamento in autotutela da parte del Comune di Polignano, arriva la risposta della Serim: “Le ragioni alla base della revoca del parere di compatibilità urbanistica del progetto del resort a Costa Ripagnola sono pretestuose, riferendosi a fatti di oltre 15 anni fa, con riferimento ai quali né il Comune né altro ente pubblico ha emesso provvedimenti sanzionatori e che nulla hanno a che vedere con i profili urbanistici del progetto approvato”.

“Come da un pò ormai sta avvenendo, – dice la società – tutte le vicende che riguardano la Serim presentano aspetti singolari, l’avvio del procedimento di revoca del parere è stato adottato dallo stesso dirigente che lo aveva rilasciato, nel suo ultimo giorno di servizio quale dirigente, perché dal giorno successivo ha preso servizio il nuovo dirigente dell’ufficio tecnico comunale”.