Un ultimo giorno di scuola anomalo che passerà alla storia. Oggi 8 giugno 2020 terminano le lezioni ma senza festeggiamenti o gavettoni all’uscita.

Molti studenti hanno chiuso un ciclo importante, come la quinta elementare, la terza media o il quinto anno di superiori con i saluti a distanza tramite il computer dopo tre lunghissimi mesi di lezione online e didattica a distanza.

Mascherine, esami di stato, plexiglass tra i banchi e didattica mista, sono ancora tanti i temi da chiarire in vista del prossimo anno. Oggi in tutta Italia è stato indetto sciopero del personale scolastico, con i sindacati che proprio nell’ultimo giorno hanno protestato dopo un lungo braccio di ferro.

Anche a Bari, davanti al Provveditorato, c’è stata una manifestazione di protesta a cui hanno preso parte meno di cento persone hanno protestato, nel rispetto del protocollo di sicurezza.

“Il Governo garantisca risorse e sicurezza per la riapertura delle Scuole”, è scritto sullo striscione esposto in prima linea durante la protesta dai sindacati Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e FGU-GILDA.

“La scuola non è tra le priorità dell’agenda politica di questo governo perché è troppo facile farla ripartire a distanza e a costo zero – afferma Uil -. Questo governo non ha un progetto per fare ripartire la scuola in sicurezza. L’istruzione è funzione dello stato e va salvaguardata a tutti i costi. Servono maggiori risorse, investimenti in organico e infrastrutture, presidi sanitari presso le scuole”.

“Non esiste un piano per la stabilizzazione dei precari con oltre tre anni di servizio, la scuola deve ripartire in presenza e in sicurezza. Vogliamo che questo avvenga senza dover ricorrere a soluzioni che risulterebbero penalizzanti sia per chi studia, riducendo drasticamente il tempo di presenza a scuola – conclude -. Scioperiamo perché sia pienamente garantito il diritto all’istruzione dei figli insieme al diritto al lavoro dei genitori. Non vogliamo a settembre doverci accontentare di una scuola a metà e di un vero problema sociale da risolvere”.