“In questi giorni, ho letto di idioti che, sfidando la sorte, dicono che il covid-19 non esiste, o se esiste, è una banale influenza. In tutta onestà, non so che dire a questi che giocano con il fuoco. O meglio, lo so. Ma taccio”. Un post di sfogo, o forse solo come monito in considerazione di quanto sta succedendo in questi giorni, pubblicato su facebook da un avvocato barese nelle vesti di semplice cittadino che parla sulla base di una sua esperienza personale.

“Un mio amico – racconta – è stato colpito da Covid 19 verso gli inizi di marzo, ed è rientrato a casa solo qualche giorno fa, dopo parecchi giorni passati in terapia intensiva e con oltre 20 chili in meno, oltre ad una amnesia che ci si augura passeggera”.

La così detta fase 2, tutta poggiata sul buon senso e sulla responsabilità degli italiani, si sta dimostrando nettamente inferiore alle aspettative, le immagini della movida di ieri sera parlano da sole. Certo i dati sui contagi degli ultimi giorni son incoraggianti, per usare le stesse parole del premier, Giuseppe Conte, ma al netto delle divergenze di opinione tra gli esperti, il coronavirus è ancora tra noi.

Nessuno al momento può dire se ci potranno essere ricadute a breve, medio o lungo termine, nuovi focolai, altre pandemie, la cosa che balza agli occhi è che io mesi passati al sicuro tra le mura domestiche non sembra abbiano lasciato in dote la tanto auspicata cautela, non tutti indossano la mascherina nemmeno quando è obbligatoria, come sui mezzi di trasporto pubblici. Emblematico il parapiglia sul treno Roma-Lecce, con due viaggiatori venuti quasi alle mani per una mascherina, obbligatoria, non messa.