Troppa gente all’interno del locale al civico 340 di via Dante, per di più senza mascherina e poi somministrazione di bevande senza avere l’autorizzazione. Sono le contestazioni fatte dalla Polizia Locale di Bari ad Aruna, titolare della “Mangiatoia” il 27 maggio scorso. Il blitz è costato caro al commerciante: un verbale di 5mila euro e la “promessa” della chiusura del locale per più di 5 giorni.

Stando ad alcune segnalazioni la situazione era particolarmente tesa e i due uomini dell’Annona intervenuti sul posto hanno dovuto faticare e non poco per tenere tutti a bada. Insieme ad Aruna è stato identificato e multato uno dei presenti, mentre gli altri sono riusciti a svignarsela. Peccato che le telecamere di sorveglianza nell’occasione del blitz anti assembramento della Polizia Locale di Bari non funzionassero.

A sentire Aruna, però, le notizie riportate sembrano quasi un racconto di fantasia. A detta del commerciante i presenti – lui compreso – sarebbero stati quattro. Nessuna somministrazione di bevande e, al contrario di quanto si racconta nella zona, nessun legame con la malavita del quartiere Libertà.

Nessun problema di convivenza con il vicinato, seppure per dirne una Angelo è stato costretto a trasferire di un isolato la sua pizzeria e braceria. Non solo. Negli ultimi 3 o 4 anni, la Mangiatoia, seppure l’insegna ormai è coperta perché il piccolo alimentari sta cambiando nome, è stata vittima di almeno 3 assalti notturni da parte dei ladri. Nel primo caso furono rubate alcune migliaia di euro, nelle altre due occasioni solo una parte della modesta merce presenta sugli scaffali.