“Apprendiamo di un accordo notturno tra le forze di maggioranza e il ministro dell’istruzione che trasformerebbe la prova dei test in prova scritta. Francamente, se così fosse, facciamo fatica a comprendere il perché di tale decisione che avrebbe la conseguenza il primo  settembre, di lasciare circa 4mila docenti nel purgatorio del precariato”. Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, porta all’attenzione una decisione da parte del Governo e della Regione per quanto riguarda il prossimo concorso rivolto ai docenti.

“Come al solito – sottolinea Verga – si cambia per non cambiare, si modifica la forma e non la sostanza. Il presidente Emiliano faccia pressione sul Partito Democratico, forza politica determinante nella maggioranza che lo sostiene, affinché riveda e renda inequivocabile la propria posizione sul concorso straordinario per docenti, ritornando alla formula condivisa con le organizzazioni sindacali, ovvero quella che prevede la selezione per titoli con colloquio finale”.

“Come sosteneva già un mese fa Emiliano – continua Verga – in una missiva alla ministra Azzollina, è fondamentale che a settembre in tutte le classi ci siano gli insegnanti. In un momento di estrema difficoltà come l’attuale, in cui si fa fatica a programmare il ritorno di tutti gli studenti a scuola e in cui la didattica a distanza ha mostrato enormi falle, ritrovarsi senza la dotazione organica necessaria a espletare correttamente l’offerta formativa significherebbe mettere in ginocchio il sistema scolastico, in particolare quello meridionale, a danno esclusivo degli studenti e delle famiglie. Affinché ciò accada, però, è indispensabile che si proceda a selezioni snelle, pur nell’alveo della meritocrazia, che portino alle assunzioni già entro il primo settembre: ecco perché facciamo fatica a comprendere il dietrofront del Partito Democratico”.

“Il merito i docenti lo hanno guadagnato sul campo con i numerosi anni di precariato- sottolinea il segretario della Uil -, acquisendo la fiducia dei genitori e degli alunni. Bisogna dare stabilità e continuità al sistema d’istruzione, soprattutto in questo momento di emergenza”.

Intanto, la UIL Scuola non rimarrà a guardare, ma ha già indetto, unitamente agli altri sindacati maggiormente rappresentativi, lo stato di mobilitazione nazionale. “L’unica certezza, conclude Verga, è che il prossimo anno scolastico si presenta con un numero di precari mai visto prima, oltre 200 mila in Italia e oltre 4mila in Puglia, con i disagi conseguenti per la didattica e per la stessa organizzazione dell’anno scolastico da parte dei dirigenti scolastici. Noi non ci stiamo: abbiamo sottoscritto accordi, con due governi e tre ministri, nei quali abbiamo responsabilmente condiviso le linee guida su cui avviare un dibattito serio e costruttivo per riaprire le scuole a settembre. Tornare indietro sarebbe inconcepibile e contribuirebbe a incrementare il caos nelle scuole italiane e pugliesi”.