Centinaia di mamme senza la pandemia avrebbero celebrato questo giorno in compagnia di figli e nipoti. Il virus, arrivato all’improvviso e sottovalutato, s’è portato via la gioia di un abbraccio, il sorriso sereno di chi non vorrebbe altro, la semplicità di un momento intenso come pochi altri. A loro va il primo pensiero di questo particolare 10 maggio.

Mamme, poi diventate nonne, sull’orlo di una crisi senza precedenti, quella del mancato affetto di quanti si amano oltremodo. Sì, perché esistono le video chiamate, ma una giornata insieme non può essere sostituita da nulla, neppure lontanamente. Auguri alle mamme alle quali invece il coronavirus non ha cambiato l’eterna ansia generata dalla lontananza di un figlio per lavoro, studio o per qualunque altro motivo l’abbia portato lontano da casa e dalla pasta al forno.

Auguri alle mamme che oggi avranno la fortuna di ricongiungersi ai propri cari e per questo chiamano figli e nipoti il giorno prima per sapere cosa vogliano mangiare. Auguri a tutte le mamme che si commuoveranno ad ascoltare la poesia dai propri figli, a ricevere i loro lavoretti, anche se in alcuni casi è venuto meno l’effetto sorpresa.

Auguri alle mamme che combattono contro un male atroce e cercano oltre che la salute il conforto dei propri figli. Un abbraccio a tutte le mamme che in questo momento delicato hanno perso un figlio e sentono di aver perso un pezzo del loro cuore. Un abbraccio a voi, che chiamate ogni istante con le scuse più disparate solo per sentire un po’ di calore. Auguri a tutte voi, donne eccezionali, capaci di ogni cosa e di dare speranza e comprensione anche quando tutto sembra andare a rotoli.