Dopo il libera tutti concesso dal governo a partire dal 18 maggio, le strade e i luoghi della movida barese e di tutta Italia sono tornati a ripopolarsi. Assembramenti in ogni angolo della città, soprattutto da parte di giovani che, in molti casi senza mascherina e distanziamento sociale, sono tornati ad uscire con i propri amici come se nulla fosse.

“Gli effetti eventuali di questa movida, di questi assembramenti, sull’epidemia non li vedremo tra una settimana ma molto più in là, perché quando il virus circola tra i giovani lo fa in maniera molto subdola: ce ne accorgiamo quando questi ragazzi trasmetteranno la malattia ai loro genitori”, ha dichiarato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, a capo della Task force pugliese.

“Gli effetti li vedremo probabilmente a metà giugno. Se è successo qualcosa ci vorranno due o tre settimane per vedere un aumento visibile di casi – conclude Lopalco -. Sui social serpeggia un’informazione negazionista e complottista, che il virus alla fine è tutta un’invenzione. Il virus nei soggetti giovani raramente dà malattia grave ma dà infezione che può essere trasmessa. Bisogna far capire che il virus può colpire tutti quanti”.