La Puglia si prepara ad un’estate anomala ma importantissima per rilanciare l’economia regionale dopo l’emergenza sanitaria del coronavirus che ha messo in ginocchio tutti i settori. Fondamentale sarà puntare sul turismo, trattenere i pugliesi e chiamare da fuori altra gente.

“È ovvio che in questo momento le prenotazioni sono scarse, ma colgo l’occasione per dire a chi vuole venire in Puglia a fare le proprie vacanza che prenotare non significa che la vacanza si svolgerà ma ci aiuta a capire più o meno quale sarà la presenza da gestire – dichiara Michele Emiliano -. Dobbiamo rilanciare il turismo locale, è evidente che i pugliesi dovranno aiutare i pugliesi. Questa è la stagione in cui bisogna andare a fare turismo regionale per dare una mano”.

Continua a far discutere le linee guida dell’Inail per i protocolli di sicurezza da adottare in spiaggia. “A tutti gli esercenti degli stabilimenti balneari di non fasciarsi immediatamente la testa – spiega il governatore della Regione Puglia -. Quei cinque metri sono la distanza prevista quando c’è la totale pianura e dove obiettivamente è più difficile controllare i movimenti delle persone. Se adottiamo altro genere di sistema per evitare di violare il distanziamento è chiaro che questa distanza si può anche accorciare”.

“In proporzione al numero dei contagiati abbiamo fatto gli stessi tamponi del Veneto, perché la matematica non è un’opinione. Abbiamo fatto una tariffa che vale per tutti e abbiamo creato una rete pubblico-privato. La tariffa è intorno agli 80 euro per tampone ma occorre verificarlo alla luce dei costi effettivi – conclude -. Non è facilissimo fare questo conto per la pubblica amministrazione. È un costo industriale. Non escludiamo, laddove l’uso del tampone dovesse estendersi, di abbassare questo costo. Preciso che questo non è il costo del tampone diagnostico per i cittadini, che è sempre gratuito. Si tratta del costo del tampone come mezzo di accertamento della sicurezza nei luoghi di lavoro”.