Siamo in piena pandemia, seppure le maglie dei controlli sembrano essersi allargate anche in vista del 4 maggio, giorno in cui la presa sarà allentata in attesa di capire quale sarà la curva dei contagi. La quarantena ci ha lasciato in eredità un comune assillo: i chili presi durante la clausura forzata. Tutti pronti a mettersi a dieta, a tentare di recuperare un aspetto decente dopo pane, pizze e focacce.

Con l’estate vicina ricorriamo a qualunque stratagemma, ma gli esperti sono convinti che l’unica cosa realmente valida siano una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato. Nel giorno della festa dei lavoratori ne abbiamo parlato con Ivan Laterza, 45 anni, esperto nel campo della sana alimentazione. “Per dimagrire non è necessario mettersi a dieta e rinunciare ai piaceri della vita, portando così la persona ad una sorta di costrizione mentale che in breve tempo si trasforma in frustrazione”. Inizio incoraggiante, ma non sono tutti zuccheri quelli che luccicano.

“Svolgo il mio lavoro da tanti anni con passione e anche oggi incontrerò online molti clienti – spiega Ivan -. Cerco un approccio diretto e significativo con chi decide di affidarsi a me per ritrovare se stesso. Il momento di debolezza è dietro l’angolo è per questo che offro un supporto 24 ore su 24”. Ciò che conta anche in questo caso, dunque, è l’ascolto. “La decisione di cambiare, la determinazione necessaria per farlo può arrivare all’improvviso – continua il coach alimentare – saper ascoltare, mettersi in sintonia è il primo passo verso la rivoluzione”.

Il 45enne pugliese, con clienti in tutta Italia, lavora per un’azienda che mette al primo posto la sana alimentazione attraverso percorsi individuali senza stress, restrizioni o rinunce. Ma davvero si può dimagrire non privandosi di alcuni piaceri della tavola? “Mangiare tutto, ma imparare a mangiare bene attraverso la corretta associazione degli alimenti – è il consiglio di Ivan -, accompagnato da una integrazione assolutamente naturale in grado di ripristinare tutte le carenze nutrizionali a causa di diete sbagliate o fai da te”. Niente pillole miracolose.

“La nostra integrazione – precisa il coach – non è altro che un punto di incontro fra ciò che mangiamo quotidianamente e ciò che dovremmo mangiare, traendo così beneficio in modo semplice da un maggior quantitativo di proteine vegetali, vitamine e sali minerali”. E torniamo alla questione dei miracoli. “Non va dimenticato che l’integrazione è solo un sostegno – ribadisce l’esperto – senza una sana e corretta alimentazione non c’è integratore che tenga. In questo il mio lavoro è differente, perché non si tratta solo di lavorare per un azienda, piuttosto accogliere una filosofia di vita completamente nuova, con una ricerca quotidiana del benessere, che non sia solo quella di perdere chili per un periodo della propria esistenza, ma che abbia come obiettivo quello di vivere meglio. Ai miei clienti dico sempre: io ci metto l’onestà, la passione e il talento. Tu mettici solo la voglia di cambiare e di ritrovarti”.