Da giorni i nastri bianchi e rossi sistemati dall’amministrazione comunale barese per evitare l’utilizzo delle panchine pubbliche sono ormai un ricordo. Il vento, il sole e molti incivili li hanno spazzati via. La salvaguardia dei pochi rimasti, alla vigilia del “liberi tutti”, è affidata a un giustiziere solitario. Ieri l’intervento del supereroe è stato immortalato da un ciclista, seppure solo nella fase finale.

Un giovanissimo runner con le cuffie correva sul lungomare, passato accanto a una panchina ha strappato un brandello di nastro che penzolava. Per sua sfortuna in quel momento passava il giustiziere. Senza preavviso e con una veemente rincorsa ha mollato una violentissima sberla al “criminale”, facendolo finire per terra. Non contento lo ha fatto rialzare con la forza e scaraventato sul muretto, prendendolo per il collo e liberando ancora la sua furia.

In modo perentorio il giustiziere ha fatto capire che quel nastro aveva senza dubbio una ragione e per questo quell’inutile brandello non sarebbe dovuto essere divelto. Sgomenti i passanti, incapaci di comprendere una simile e gratuita violenza, calcolando che in quel momento sul lungomare passeggiavano centinaia di persone oltre il giustiziere e il criminale.