È stato uno dei primi negozi presi dall’assalto il 18 maggio dopo il libera tutti concesso dal governo. L’Ikea ha diramato un comunicato dopo il polverone alzatosi negli ultimi giorni sui presunti mancati controlli agli accessi degli store.

“In tutti i nostri store in Italia – si legge nella nota – abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie a tutela delle persone che hanno e avranno accesso ai nostri negozi, oltre ad un controllo rigoroso del numero di visitatori per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, grazie anche alla presenza di personale dedicato in diverse aree dei negozi.  In particolare, le misure includono: uno speciale protocollo di pulizia e disinfezione degli spazi; misurazione della temperatura corporea di co-worker e clienti; raccomandazioni sanitarie esposte in tutti gli store, che informano i clienti in merito alle precauzioni di sicurezza legate al distanziamento sociale e ad altre misure quali la sanificazione delle mani; mascherine e guanti monouso a disposizione di tutti i co-worker; guanti monouso per i clienti.  Attuiamo inoltre un rigoroso monitoraggio dei flussi in entrata e in uscita, attraverso un contatore digitale che ci consente di non superare il valore massimo di clienti che può essere presente contemporaneamente all’interno degli store”.

Nella nota si fa anche chiarezza in merita alla situazione dello store di Mungivacca. “In accordo con il contingentamento e la regolamentazione degli accessi in coerenza con le normative vigenti, abbiamo ridotto il numero degli accessi consentiti in store – conclude -. Qualora venisse raggiunta la soglia massima, gli ingressi verrebbero temporaneamente sospesi e riattivati solo dopo il deflusso di un numero sufficiente di clienti tale da poter garantire nuovi ingressi mantenendo i valori di capienza fissati. Ad oggi in nessuno store di IKEA Italia, Bari incluso, è stato necessario attivare questa misura di sicurezza relativa al numero del limite delle persone nello store”.