foto di repertorio

Poche righe per mettere nero su bianco l’evidenza di problema che si trascina evidentemente già da un po’, ma che con l’emergenza coronavirus ancora in corso, sebbene nella fase 2, e con l’imminente arrivo dell’estate, peggiorerà. Parliamo della centrale operativa 118, dove per coprire 24 re su 24 7 giorni su 7 tutte le sei postazioni, sono previste in organico 30 unità operative.

A quanto pare, in servizio ce ne sono solo 26, una lacuna di 4 persone che potrebbe sembrare tutto sommato minima, peccato che siamo in emergenza sanitaria da coronavirus, e manca poco alla stagione estiva, quella delle ferie. Un mix di due fattori che potrebbe dar luogo a concrete difficoltà nella gestione del servizio. Così Vito D’Alano, per la segreteria regionale di CSE Sanità ha preso carta e penna. Ecco cosa ha scritto ai vertici del Policlinico.

Sebbene l’organico della Centrale Operativa del 118 preveda 30 collaboratori professionali sanitari infermieri per la gestione H24 delle 6 postazioni telefoniche ivi presenti, ad oggi se ne registrano solo 26 di unità attive, di per sé insufficienti alla ottimale gestione delle chiamate di soccorso.

Tale criticità sarà destinata ad acuirsi sia in relazione alla gestione della così fase 2
dell’emergenza Coronavirus e sia con l’imminente arrivo del periodo estivo, nel quale le 26
unità dovranno godere del periodo feriale.-

Ciò premesso, questa organizzazione sindacale invita la Direzione Generale e da Direzione Sanitaria ad assegnare alla C.O. 118 ulteriori 4 c.p.s. infermieri in modo da garantire l’efficienza del servizio, specie in un momento alquanto delicato come quello attuale