“Il problema comunicativo principale è dietro il termine: dobbiamo convivere col virus. Che significa? La gente lo ha capito? Significa accettare casi di infezione, casi che generino malattia e accettare che delle persone debbano andare in ospedale e essere curate”.

A dichiararlo è l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, responsabile della task force emergenza in Puglia. “Significa accettare che la curva epidemica riparta e che possa eventualmente esser rimessa sotto controllo con altre misure di restrizione. Sta alla politica stabilire qual è il livello di accettazione di circolazione del virus. Dobbiamo vedere cosa succede dopo questa prima ondata – spiega – ci potrà essere una seconda ondata che dobbiamo fare di tutto per prevenire e tirare avanti finché non arriverà un vaccino che spero possa arrivare ad inizio prossimo anno. La probabilità maggiore è quella dell’autunno quindi dobbiamo fare di tutto per evitarla”.

Sulla possibilità di andare in chiesa, l’epidemiologo avverte che “bisogna studiare bene la situazione. Partecipare a una messa affollata e poi andare a casa – sottolinea – sono d’accordo che sia la stessa cosa che andare allo stadio. Ma pensare a una riapertura di chiese in cui entrano dieci persone per volta e si siedono distanziate fra loro è un’altra”.