Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera dei Deputati per un’informativa urgente sulle iniziative del Governo in vista della Fase 2 che prenderà il via a partire dal 4 maggio. Tensione in aula prima dell’intervento sull’utilizzo della mascherina da parte del capo del Consiglio.

“Siamo di fronte ad un’emergenza che non ha precedenti e che sta mettendo a dura prova diversi paesi democratici in tutti il mondo. Bisogna riconsiderare i nostri modelli di vita e le nostre relazioni, oltre ai sistemi di sviluppo e di vita sociale – dichiara Conte -. Il Governo ha sempre compreso la delicatezza del momento e non si è lasciato andare ad azioni improvvisate. Si è fatta un’attenta valutazione di tutti i valori in gioco, coinvolgendo e bilanciando soprattutto gli interessi di rango costituzionale”.

“Le misure adottate sono state valutate con i membri del Governo, le forza politiche di maggioranza e le altre figure preposte. Bisogna far ripartire al meglio la nostra economia, senza nuovi stop. Il Governo non può assicurare il ritorno alla normalità in breve tempo – afferma il Premier -. La Fase 2 persegue l’interesse generale anche con misure impopolari, non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso. Dal primo giorno abbiamo avuto ben chiaro la tutela della salute. Si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori”.

“Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento, come passare dalla politica del chiudiamo tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi – conclude -. Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti”.