Il presidente dell’OPI Bari Saverio Andreula si schiera al fianco dei medici che ieri si sono opposti con un documento scritto alla decisione della Regione Puglia di far sospendere l’effettuazione dei tamponi agli operatori sanitari ed in particolare al Policlinico di Bari.

“Sottoscriviamo la lettera aperta firmata dai medici dell’Università degli studi di Bari sull’opportunità di proseguire con lo screening su tutti gli operatori sanitari per tutelare gli stessi dalle infezioni di Covid-19 – dichiara Andreula -. Non solo condividiamo la richiesta dei medici memori da esperienze che hanno evidenziato l’utilità dello screening, ma ci preme ricordare che siamo stati i primi, già nel mese di marzo, a chiedere che fossero effettuati tamponi a tappeto a tutti gli operatori sanitari, perché la sicurezza di chi sta lavorando in prima linea in questa emergenza, è sempre stata prioritaria. Solo aumentando il numero di tamponi, anche nella popolazione, sarà possibile garantire la sicurezza degli operatori sanitari e contribuire al contenimento del contagio da Covid-19″.

“Come CISL Funzione Pubblica, riteniamo che non si è immuni da responsabilità perché ci si uniforma alle linee guida di qualche Istituto Nazionale, non si è immuni perché centinaia di contagiati sono presenti nell’apparato pubblico e privato degli Ospedali ed RSA – afferma Giuseppe Melissano, Segretario Generale CISL Funzione Pubblica Puglia -. Chiediamo con la forza di fare i tamponi al personale delle strutture sanitarie e sociali, perché rappresentiamo migliaia di lavoratori, oggi tutti potenzialmente contagiati per lo scellerato comportamento di una Regione che non ascolta nemmeno i propri Direttori Generali delle ASL. Se si continuerà sulla strada dell’intolleranza, saremo costretti ad individuare argomenti che vanno oltre i parere dei Professori, chiedendo le azioni di responsabilità derivanti dalle norme che tutelano i Lavoratori nei luoghi di lavoro. La disponibilità, l’abnegazione di tanti Professionisti della Sanità viene calpestata da amministrazioni incapaci di garantire il diritto alla salute dei propri dipendenti”.