Da ieri è entrata in vigore l’ordinanza emanata dalla Regione Puglia con cui si è dato il via libera alla pesca amatoriale, la rete è stata invasa da messaggi più o meno ironici in proposito: tutti a fare i polpi, detto in sintesi, come il buon Vitino, ripresto già calato in acqua “con le pinne, fucile ed occhiali”.

Scherzi a parte, appresa la notizia i professionisti del settore sono andati su tutte le furie, diciamo che non l’hanno presa bene, e così hanno inviato una lettera a Emiliano per manifestare tutto il dissenso di chi si sente cornuto e mazziato. Oltre al danno di un comparto in sofferenza da anni, bastonato dal coronavirus, la beffa di dover rimanere fermi in porto mentre chi lavora all’ombra del Fisco può riprendere indisturbato. Ecco il testo.

Egregio Presidente, la riapertura della pesca “dilettantistica” da Lei decisa con la sua ultima ordinanza ci sconcerta considerato il gravissimo momento che vive la pesca professionale sul piano economico per la caduta della domanda che sta costringendo le imprese di pesca a ridurre mediamente del 50% la loro attività.

È ampiamente noto come dietro il vastissimo fenomeno della cosiddetta pesca dilettantistica o ricreativa svolta in mare, soprattutto nella nostra regione, si cela in verità, in gran parte, una reale attività “professionale” in termini di attrezzi di pesca utilizzati, quantità di pescato, e soprattutto di vendita di importanti quantitativi di pesce fuori da ogni regola sanitaria e fiscale.

È un fenomeno che da anni denunciamo chiedendo invano regole più stringenti e soprattutto controlli reali, per la concorrenza sleale che questo tipo di pesca esercita nei confronti della vera pesca professionale soggetta come Lei ben sa, invece, a un sistema di regole e controlli molto, ma molto incisivi.

Le chiediamo pertanto di rivedere urgentemente la sua decisione onde evitare che ai danni che le imprese di pesca della nostra regione stanno subendo si aggiunga anche la “beffa”.

Poniamo anche il tema di una verifica della norma rispetto alla casistica prevista dall’ultimo DPCM

Le segnaliamo infine che già da questa mattina abbiamo dovuto constatare eccesivi spostamenti verso le località di mare.