FIALS e UGL, manifestando viva preoccupazione per le sorti dei lavoratori, hanno proclamato formalmente lo stato di agitazione dopo l’incontro con la R.T.I. Accadueo srl – Ladisa srl per la definizione del cambio di appalto del servizio di pulizie del cantiere IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari.

“Il predetto R.T.I., ha comunicato che a fronte della mancata riconferma da parte dell’Oncologico di Bari del servizio di pulizie durante le sedute operatorie tra un intervento e l’altro, sarà costretto ad applicare una riduzione oraria del 20% applicata su tutto il personale dipendente – si legge nel comunicato -.  Quanto sopra risulta davvero sconcertante ed inammissibile da parte delle Scriventi OO.SS. poiché oggi, anziché parlare di un incremento del monte ore pro capite del personale addetto al servizio di pulizie dell’Oncologico di Bari, un Ente notoriamente conosciuto per il forte incremento delle attività avuto nell’ultimo triennio, si parla addirittura di una decurtazione che inciderebbe di circa 300 euro sugli emolumenti mensili dei lavoratori: QUESTA COSA È A DIR POCO SCANDALOSA”.

“Le OO.SS. FIALS e UGL, non sottoscriveranno nessun accordo nei predetti termini e pretendono che rimangano invariate le attuali condizioni contrattuali di tutti i dipendenti poiché a nostro parere ci sono tutte le condizioni per poterlo fare in quanto :

  • la Ditta Accadueo, con il precedente affidamento del servizio di pulizie presso l’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari, giuste deliberazioni n. 336/2010 e n. 42/2013, per il predetto servizio, incamerava un importo netto mensile di €. 89.427,95 comprensivo del servizio per il quartiere operatorio mentre con la nuova aggiudicazione giusta deliberazione n. 216/2020, il RTI Acadueo-Ladisa, introiterà un importo netto complessivo di €. 105.567,89 ovvero €.16.139,94 in più al mese;
  • non sono state rispettate le normative contrattuali in merito al cambio di appalto che prevedono un preavviso di almeno 15 giorni dalla data di avvio e soprattutto il CCNL prevede espressamente che debba essere data la possibilità di concertazione con le OO.SS., cosa che non è potuta avvenire in data odierna in virtù anche della assoluta esiguità dei tempi e della assenza di informazioni in merito alla eventuale ripartizione dei dipendenti tra le due società”.

“In virtù di quanto sopra, non si comprendono assolutamente le motivazioni che hanno determinato il sopra menzionato raggruppamento temporaneo di imprese, ad imporre una decurtazione del 20% relativo al monte ore del personale dipendente – affermano in coro FIALS e UGL -. Chiediamo espressamente che l’avvio del nuovo appalto riproponga pedissequamente le attuali condizioni contrattuali dei lavoratori. Alla Direzione Strategica dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari, le Scriventi OO.SS. chiedono formalmente la proroga di un mese del vigente appalto del servizio di pulizie al fine di dare la possibilità alle OO.SS. di esercitare compitamente il ruolo di tutela dei lavoratori e si chiede contestualmente  il ripristino delle attività di pulizia durante le sedute operatorie, tra un intervento e l’altro in virtù anche della emergenza pandemica che tutti stiamo vivendo e per consentire anche un incremento dell’attuale monte ore dei lavoratori. A S.E. il Prefetto di Bari, comunichiamo che ove la presente istanza non trovi favorevole accoglimento, saranno proclamate una serie di azioni di sciopero per contestare un indecoroso ed ingiustificato trattamento riservato a lavoratori che per anni hanno dato lustro all’Oncologico di Bari, riconosciuto a tutti i livelli come un Ente di eccellenza anche per la pulizia degli ambienti: I LAVORATORI VANNO TUTELATI E NON SVENDUTI!”.